Skip to content
06 mag 2025 6 min read

Commento mensile Aprile 2025

Indice


Mercati

Aprile 2025 è stato un mese di forte turbolenza per i mercati finanziari globali, innescata dall'annuncio del presidente Donald Trump il 2 aprile di un'imposizione di dazi generalizzati del 10% su tutte le importazioni, con tariffe fino al 145% sui prodotti cinesi. La risposta immediata della Cina ha poi scatenato un'ondata di vendite globali, cancellando oltre 5.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Negli Stati Uniti, a fine mese, l'indice S&P 500 ha registrato un calo del 1.14% ed il Nasdaq del 0,20%. I titoli tecnologici, in particolare i "Magnifici Sette", sono stati tra i più colpiti. La volatilità è aumentata drasticamente, con il VIX che ha superato in più occasioni la soglia di 40 punti che segnala fortissime tensioni. In Europa, dopo un crollo iniziale, alcuni indici hanno mostrato segni di ripresa così Il DAX tedesco ha chiuso il mese con un +0.47%, mentre il CAC 40 francese chiude a -3.37%, il FTSE MIB italiano -2.21% e lo Svizzero SMI a -3.74%.

Le performance da inizio anno degli indici sono le seguenti: SP500 -5.3%, Nasdaq -9.7%, Eurostoxx50 +5.4%, Dax +13%, SMI 4.4%, Honk Kong 10.3%, MSCI World -1.2%

Gli asset rifugio hanno brillato: l'oro ha raggiunto un record di 3.500 dollari l'oncia, con un aumento del 33% da inizio anno, mentre il dollaro ha toccato minimi pluriennali in area 1.15/1.16 contro euro. In questo contesto il franco svizzero ha mantenuto la sua forza contro tutte le principali divise. Il Bitcoin chiude il mese in territorio positivo in area 95.000 USD dopo aver toccato il minimo del 2025 in area 75.000 USD a inizio mese. Il mese di aprile ha segnato un punto di svolta nei mercati globali, evidenziando la vulnerabilità degli asset statunitensi e la crescente attrattiva degli asset rifugio.

Sul fronte obbligazionario l'annuncio di dazi generalizzati ha provocato un'impennata dei rendimenti dei titoli di stato USA con il decennale statunitense che ha raggiunto il 4,5% il 9 aprile, registrando il maggiore aumento in tre giorni degli ultimi 30 anni circa. La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse fermi al 4,25%-4,5% durante la riunione di marzo, ma ha indicato la possibilità di due riduzioni dei tassi nel secondo semestre, qualora l'economia mostrasse segni di rallentamento. In Europa, la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di 25 punti base il 17 aprile, portando il tasso sui depositi al 2,25%, in risposta al calo dell'inflazione e alla debolezza dell'economia dell'eurozona. La Banca Nazionale Svizzera, vista la forza del franco ai massimi decennali contro il dollaro, torna a considerare un ritorno ai tassi negativi per contrastare la deflazione. La situazione dei mercati obbligazionari resta fragile di fronte a shock geopolitici, con le banche centrali che adottano politiche monetarie più accomodanti per mitigare i rischi di recessione.

Economia

In aprile l’economia mondiale ha mostrato segnali di rallentamento, influenzata da tensioni commerciali crescenti e da un aumento dell'incertezza politica. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita globale prevista per il 2025 è stata rivista al ribasso al 2,8%, rispetto al 3,3% stimato a gennaio. Questo calo è attribuito principalmente all'inasprimento delle tariffe commerciali, in particolare quelle imposte dagli Stati Uniti, che hanno raggiunto livelli senza precedenti in un secolo, e all'instabilità delle politiche economiche.​ Negli Stati Uniti, la crescita del PIL per il 2025 è stata ridotta all'1,8%, con un aumento dell'inflazione previsto fino al 3%, spinto da shock dell'offerta legati alle tariffe e da pressioni sui prezzi dei servizi. In Cina, la crescita è stata rivista al 4%, mentre nell'area euro si prevede un'espansione dello 0,8%. A livello globale, l'inflazione mostra segnali di moderazione: nell'area OCSE, l'inflazione annuale è scesa al 4,5% a febbraio, rispetto al 4,7% di gennaio mentre in USA ed in Europa in dato annuale si attesta a 2.4%. ​

Geopolitica

Aprile 2025 è stato caratterizzato da un'escalation delle tensioni geopolitiche, con implicazioni significative per la stabilità globale. La Russia ha lanciato una nuova offensiva in Ucraina, con il coinvolgimento di mercenari cinesi. Le relazioni USA-Cina sono peggiorate, con crescenti pressioni su Taiwan. Nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno colpito un terminal petrolifero controllato dagli Houthi, scatenando una risposta missilistica. In Asia meridionale, un attacco terroristico in Kashmir ha aumentato le tensioni tra India e Pakistan. A livello globale, si è registrato un aumento delle cyberminacce contro infrastrutture critiche.

Conclusioni

L’allocazione del portafoglio è stata aggiornata ed ora il peso sull’azionario è passato a livello neutrale, dove però il peso del mercato USA è stato ridotto ad underweight mentre il peso di Europa e Giappone ad overweight. L’allocazione obbligazionaria è stata aumentata in termini di duration rispetto al mese scorso. La liquidità è in posizione neutrale, coerentemente con il posizionamento precedente. I metalli preziosi restano invariati, continuando a essere overweight, con l’oro che continua a offrire protezione in un contesto di elevata incertezza.

A nostro giudizio la volatilità dei mercati resterà alta anche nelle prossime settimane, date le tensioni geopolitiche ed economiche citate in precedenza. La nostra attenzione costante alle evoluzioni macroeconomiche e geopolitiche ci permette di ottimizzare i rendimenti, bilanciando i rischi e garantendo una gestione attiva e reattiva del portafoglio.

Allocation

Liquidity

5_Percentage

 

Bonds

Prova02

 

Equity

Prova02

 

Precious metals & Commodities

5_Percentage

 

 

Geo-tactical allocation

Switzerland

3_Percentage

Western Europe ex Switzerland

5_Percentage

North America

3_Percentage

Latin America

4_Neutral_Percentage

Asia Pacific

5_Percentage

Top sectors

  1. Financials
  2. Industrials
  3. Communication services

 

Market data (dati al 30.04.2025)

EQUITY

BOND INDEX & CCY

 

Interest Rates

 

Screenshot 2025-05-05 164321


Event calendar

Screenshot 2025-05-05 164637

Screenshot 2025-05-05 164646

Legend

CPI: Consumer Price Index

GDP: Gross Domestic Product

FOMC: Federal Open Market Commitee

BOJ: Bank of Japan

FED: Federal Reserve System

EIB: European Investment Bank

BOE: Bank of England

SNB: Swiss National Bank

ZEW: Zentrum für Europeische Wirtschaftsforschung (Center for European Economic Research)

YoY: Year on Year

MoM: Month on Month

 


Disclaimer: Il contenuto del presente documento è fornito da i Partners SA (di seguito iP) solo a titolo indicativo ed è destinato esclusivamente all'uso interno. Non costituisce in alcun modo un'offerta o una raccomandazione per l'acquisto o la vendita di un titolo o per l'esecuzione di qualsiasi tipo di transazione. Né costituisce alcun altro tipo di consulenza, in particolare per qualsiasi destinatario che non sia un investitore qualificato, accreditato, idoneo e/o professionale. Deve essere utilizzato esclusivamente dal suo destinatario e non deve essere inoltrato, stampato, caricato, utilizzato o riprodotto per qualsiasi altra ragione. iP, non può garantire che le informazioni qui contenute siano pertinenti, accurate o esaustive. Di conseguenza, iP e i suoi direttori, dirigenti, dipendenti, agenti e azionisti non accettano alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno che possa derivare dall'uso delle informazioni qui contenute. Il contenuto è rivolto esclusivamente a destinatari in grado di comprendere e sopportare tutti i rischi impliciti ed espliciti che ne derivano. iP non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda idoneità o inidoneità delle informazioni, opinioni, titoli o prodotti menzionati nel presente documento. La performance passata non è una garanzia della sua performance futura.